La teoria dell’oliva: ecco la trama del thriller psicologico scritto da Federica Baiesi
Antonia Leopoldi ha poco meno di quarant’anni, un’infanzia solitaria con un padre anaffettivo e una madre devota al lavoro.
Non va meglio con la nonna paterna, austera matriarca che con i suoi modi asciutti e pratici, cela un segreto che porterà lunghi silenzi e incomprensioni in famiglia. A
gnese, governante di origini francesi, è la culla di Antonia, colei che accoglie, accudisce e cresce. La protagonista si è ricavata quello che ritiene possa essere il suo posto, ha fatto in modo di adattarsi all’ambiente intorno a lei, come una formina nella sabbia, per non dare fastidio a nessuno, concentrata a proseguire la sua vita pianificando qualsiasi mossa, dalla colazione del mattino alle sue relazioni.
Ecco che l’incontro con Bianca, il suo opposto, sembra colmare in Antonia tutte quelle feritoie in cui nessuno è riuscito mai ad incastrarsi.
Come un granello di sabbia fa con l’ostrica, però, a volte una preziosa perla non è altro che il processo di difesa del mollusco.
Vi piacerebbe sapere come continua e si sviluppa questa storia?
Per farlo manca ancora qualche quota per raggiungere il 100% del crowfounding lanciato dall’autrice e che trovate a questo link: https://bookabook.it/libro/la-teoria-delloliva/
Credo sia bellissimo avere la possibilità di diventare sostenitori di un sogno, e per un appassionato lettore, sapere di aver contribuito alla nascita di un libro credo sia una delle più belle soddisfazioni.
Certo, per farlo prima di tutto bisogna crederci, perciò vi lascio alla lettura di questo post, in cui l’autrice si presenta e ci racconta com’è nata l’idea di questo thriller psicologico:
Siamo nella vita che vogliamo vivere?
Ciao, mi chiamo Federica Baiesi, sono nata a Novara nel 1982, mi sono laureata in Mediazione linguistica e culturale e sono finita ad occuparmi di selezione del personale.
La mia vena creativa ha sempre pulsato, in qualsiasi forma avessi a portata di mano: scrittura, disegno, recitazione…
Un anno fa decido di prendermi una pausa dal lavoro e riprendo a disegnare ma soprattutto inizio ad ascoltarmi.
No, non ho sentito le voci, ma Anronia e Bianca erano lì da qualche parte chissà da quanto tempo.
Andavo a dormire e immaginavo dialoghi, situazioni, caratteri…così ho iniziato a raccogliere le idee e mi sono accorta che il tutto aveva un filo conduttore: siamo nella vita che vogliamo vivere? Un pensiero che abbiamo fatto tutti, anche banalotto.
Cosa succederebbe però se si presentasse la possibilità di dare una sbirciatina al di là dei confini delle nostre paure, di quello che è giusto o sbagliato? No, non è fantascienza, è un thriller.
Ho studiato, mi sono confrontata con specialisti e ne è risultato “La teoria dell’oliva”.
Io credo che ogni ragazza quarantenne, decennio più o meno, possa ritrovarsi in Bianca e/o Antonia, mi auguro non molte nelle parti più “thriller”.
Sono ironica, è forse uno dei tratti che più mi contraddistinguono e nel libro non mi sono trattenuta.
Perché il crowfounding
Arrivata alla fine del libro, dopo 1 anno circa, l’ho fatto leggere alle persone a me più vicine, non dicendo che era mio.
I commenti entusiasti mi hanno convinta a provarci, contattando diverse case editrici. Alcune non mi hanno risposto, altre mi hanno chiesto soldi o l’obbligo di comprare tot copie. Forse la strada più veloce, ma il mercato è già saturo di scrittori e noi lettori siamo sempre meno.
Ecco perché ho scelto Bookabook: loro si occupano di selezionare il manoscritto, poi parte il crowdfunding (attualmente, dopo solo 6 giorni di campagna, la percentuale è consistente).
Arrivati al goal del 100%, finalmente il libro sarà editato e distribuito nelle librerie.
Mi occorre che le persone sognino con me. E forse farebbe bene in generale credere ai sogni, anche delle altre persone, no?
Aneddoto: quando ho svelato a mia madre l’identità della scrittrice, le ho scritto un biglietto in una busta. Gliela porgo dicendo “La famiglia si allarga”. Devi sapere che desidero un cane da anni, ma marito e figlio non sono interessati, quindi i miei genitori temono di essere coinvolti. Mia madre apre la busta, legge nella mente, sospira di sollievo mi guarda e dice “Ah meno male, hai SOLO scritto un libro, temevo fosse la foto di un cane”. Sai, chi non scrive un libro, giusto?
Ah, nel caso, si chiamerebbe Ugo. Il cane.
Vi ricordo il link per supportare questo progetto : https://bookabook.it/libro/la-teoria-delloliva/
[…] Ricordate il post in cui vi invitavo a supportare il crowdfunding di Federica? Grazie al supporto di molti lettori e appassionati, “La Teoria dell’Oliva” ha raggiunto e superato l’obiettivo necessario per garantirne la pubblicazione. Questa è la prova che quando una comunità si unisce per un obiettivo comune, può veramente fare la differenza. […]