La paraculaggine dei bambini

Un po’ di tempo fa ho pubblicato un post in cui dicevo che quando i bambini ci chiedono di fare al posto loro qualcosa che noi sappiamo sanno fare anche da soli, ci vogliono dire che si sentono amati quando facciamo quella cosa per loro.

Beh, questo continuo a pensarlo, ma a volte c’è anche un altra motivazione: i bambini sono dei paraculi.

Già… la paraculaggine infantile è un argomento che non viene mai trattato nei manuali di pedagogia, ma è una realtà di cui noi mamme siamo pienamente a conoscenza.
La paraculaggine si manifesta in molte occasioni ed in diverse forme.

Ad esempio, quando metto a letto Alyssa, ho l’abitudine di cantarle una canzone… quale canzone sia va a periodi, ad esempio quella del momento è la canzone di Ursula in “La sirenetta”.
Io lo so che vuole quella prima di dormire… ma quando inizio a cantarla mi ferma e mi dice “no oggi non voglio questa, voglio quest’altra,,,” poi me ne chiede un’altra ancora e quando ho finito e vado per metterla a letto inizia ad urlare “VOGLIO QUELLA DI URSULAAA!!” e non la smette finché non gliela canto.
In questo caso la paraculaggine consiste nel non farsela cantare subito così da allungare il tempo della messa a nanna.

Due giorni fa dovevamo uscire e avevo anche abbastanza fretta… dico a Daniel di mettersi in fretta le scarpe e lui temporeggia, mi chiede di mettergliele io… ma io non potevo e poi so che se le sa mettere da solo quindi gli ho detto di no e alla fine se ne esce con la frase della vignetta qua sotto

memoria alle mani firmaPin

 

Mi ha fatto così ridere che alla fine gliele ho messe 🙂

E vogliamo parlare dei bacini che vengono a darti dopo una marachella?? Ditemi voi se non lo fanno a posta questi furbacchioni…
O quando Alyssa mi chiede una cosa da mangiare e dopo averle detto di no mi dice con quella vocetta e quella faccetta “e dai….piccolo piccolo….” facendo anche il gesto con le dita
O quando giocando si fanno abrasioni, ferite e lividi che sembrano vittime di un incidente stradale e pur di non smettere di fare quello che stanno facendo nemmeno ti chiamano, ma se per sbaglio gli schiacci un piede (perchè stanno sempre in mezzo!) iniziano a piangere disperati come se li avessi torturati
E quando ne sgridi uno e arriva l’altro a proteggerlo e se ne esce con frasi come “ma lei è la mia sorellina” e ti sciogli così tanto che non riesci più ad essere arrabbiata.
O quando arrivano e iniziano a farti i complimenti per come sei vestita e come sei bella e che bei capelli…per poi dirti partire con la richiesta di turno a cui non riesci proprio a dire di no
E tanti tanti tanti altri esempi…..

Ma come comportarsi in questi casi? Voi ci riuscite a non farvi fregare da questi piccoli paraculi?? Se sì ditemi come fate…perché io non sono capace! 😀

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