Cos’è la tradizione dell’Elf On The Shelf?

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Quella dell’elf on the shelf è una tradizione natalizia americana ma a dire il vero anche in America questo fenomeno ha un’origine decisamente recente: è iniziato nel 2005 per essere precisi, insieme all’uscita dell’omonimo libro “Elf on the shelf, a Christmas Tradition” in cui veniva spiegata la storia di quest’elfo, venduto come gadget insieme al libro.

In pochi anni il fenomeno si è diffuso a macchia d’olio tra la popolazione americana e, inutile dirlo, sta pian piano contagiando anche noi.

La sua diffusione in Italia comunque è ancora molto ridotta, perciò vedendo online le foto di questi elfi posizionati nelle farie case con tanto di hashtag #elfontheshelf viene da chiedersi di cosa si tratta… e io ve lo spiego subito!

Il nome vuol dire letteralmente “Elfo sulla mensola” e la storia è molto semplice: ogni anno Babbo Natale manda nelle case dei bambini un suo piccolo aiutante, che ha il compito di ricevere i desideri dei bambini e allo stesso tempo controllare che si comportino bene.

Di giorno l’elfo sembra un semplice pupazzo, ma di notte prende vita e corre da Babbo Natale a riferire quanto successo in casa durante la giornata… e infatti ogni giorno lo ritroveremo in un punto diverso della casa e sarà compito dei bambini scovarlo!

Ci sono però alcune regole da rispettare:

  • L’elfo non va mai toccato, altrimenti perderà la sua magia
  • I bambini possono dagli un nome e parlargli
  • I bambini devono scoprire ogni giorno il suo nascondiglio
  • Gli si possono fare richieste, ma senza aspettarsi risposte immediate

Ovviamente i genitori ogni notte devono ricordarsi di spostare l’elfo mentre i bambini dormono e di farlo sparire definitivamente il giorno della vigilia di Natale, quando il suo compito sarà ormai terminato.

Per i bambini che vivono questo “gioco dell’attesa”, è un modo per aspettare il Natale con un pizzico di magia in più e inoltre sapere di essere osservati dall’aiutante di Babbo Natale, li sprona a comportarsi bene durante il giorno (almeno durante il periodo prenatalizio ;D)

Oltre all’elfo originale venduto insieme al libro, ne sono state fatte molte altre versioni e alcuni genitori ne realizzano delle versioni handmade.

Il nostro elfo (questo che vedete nelle foto) fa parte della linea natalizia di PNP (Polo Nord Portatile) e arriva insieme ad un passaporto per il Polo Nord contenente un codice con cui poter sbloccare un messaggio personalizzato da Babbo Natale

Cosa ne pensate di questa nuova tradizione? Piacerebbe ai vostri bambini?

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2 commenti

  1. Ho 42 anni ed i miei genitori, quando ero piccola, si erano inventati gli “angeli-spia”: un festone fatto di angioletti biondi con la tunichetta azzurra. Somigliano molto a questi elfi! 😉

    1. Cavoli, se ci avessero scritto un libro con tanto di gadget incluso avrebbero fatto successo 😀

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