Per chi non c’è più e per chi resta: supportiamo la ricerca

I regali sono gesti d’amore.

Quando penso a cosa regalare ad una persona a cui tengo molto, ci metto anche interi giorni a decidere, perché voglio essere sicura di prenderle qualcosa che apprezzerà e che in qualche modo riuscirà a trasmetterle il fatto che io abbia pensato veramente a lei mentre lo sceglievo.

A volte lo svolgimento della ricerca del regalo perfetto può essere una cosa divertente, ma altre volte molto difficile… a volte addirittura impossibile.

Ad esempio, cosa regalare ad una persona che non c’è più?
Eh sì, perché se una persona non è più con noi, non significa che non conti più niente per noi… anzi può essere proprio il contrario ed ora che il Natale si avvicina, e cerchiamo di trovare un pensiero per tutti, possiamo trovare un modo per sentire più vicine anche le persone che non sono più fisicamente con noi.

Ma come?
Facendo un regalo solidale che aiuti e supporti le persone che stanno combattendo contro le cause che ci hanno portato via chi amavamo (e amiamo ancora), impegnandoci ad esempio con una donazione che andrà ad aiutare concretamente chi sta spendendo la propria vita per salvarne delle altre.

Personalmente, diverse persone a cui tenevo sono state portate via dal cancro, per questo è una delle cause che sento di avere più a cuore. Sia per le persone che se ne sono andate a causa sua, che per quelle che sono ancora qui e che voglio proteggere.

Quindi, che possiamo fare per sentire di aver fatto qualcosa di utile? Possiamo supportare la ricerca.

E’ solo se la ricerca riuscirà ad andare avanti che potremo sperare di sconfiggere questo mostro che ha fatto già troppe vittime.
In Italia abbiamo delle menti brillanti, ma purtroppo una scarsa cultura della ricerca.
Per questo molti ricercatori scelgono di andare all’estero a studiare e a provare macchinari e tecniche avanzate.
Questo è sicuramente molto bello, ma la cosa importante è che questi ricercatori, una volta acquisite le competenze fuori… tornino a casa! E mettano in pratica, qui in Italia, tutto ciò che hanno imparato, proseguendo la ricerca nel nostro paese e aiutando i loro connazionali

Il programma In viaggio con la ricerca permette proprio questo. Grazie alle donazioni offre la possibilità ai giovani ricercatori di compiere un percorso professionale di 2 anni all’estero e 3 in Italia, allo scopo di garantire loro una formazione completa e, allo stesso tempo, fare in modo che tornino in Italia per sviluppare cure innovative ed efficaci contro il cancro nel nostro paese.

Si può supportare il programma dello IARC (International Agency for Research on Cancer) tramite delle donazioni regolari, dell’importo che si desidera e comunque accessibile a tutti.
Può essere davvero un bel regalo di Natale “alternativo” da dedicare con il pensiero a chi ci ha lasciato…e a chi qui ci vuole rimanere 🙂

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