Spiegare il bullismo con una mela, l’incredibile lezione di una maestra inglese

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Una maestra inglese, Rosie Dutton, ha trovato un modo davvero efficace per spiegare ai suoi alunni gli effetti del bullismo e per farlo ha usato un mezzo semplicissimo: una mela.

Ha postato su facebook il resoconto della lezione e il suo post ha avuto un enorme successo perché la sua idea è stata tanto semplice quanto potente.

Perché le parole sono facili da dimenticare ma l’esperienza e le immagini rimangono scolpite nella mente e quei ragazzini difficilmente riusciranno a dimenticare l’immagine di quella seconda mela.

Il bullismo spiegato con l'esempio della mela da Rosie Dutton, maestra inglese

Ho deciso di tradurre il post di Rosie:

“Oggi in una delle nostre classi ho mostrato ai bambini due mele (i bambini non lo sanno ma prima di entrare in classe avevo fatto cadere una delle mele più e più volte sul pavimento, ma da fuori entrambe le mele sembravano perfette).

Abbiamo parlato delle mele e i bambini hanno detto che entrambe sembravano uguali. Entrambe rosse, della stessa grandezza e sembravano entrambe buone da mangiare.

Poi ho preso una delle mele, l’ho lasciata cadere sul pavimento e ho iniziato a dire ai bambini quanto disprezzassi quella mela. Ho detto che pensavo fosse disgustosa, di un colore orribile, con il picciolo troppo corto. Ho detto loro che visto che a me non piaceva, nemmeno a loro sarebbe dovuta piacere, così anche loro hanno iniziato ad insultarla.

Alcuni di loro mi hanno guardato come se fossi pazza, poi hanno cominciato a passarsela dicendo cose del tipo: “Sei una mela puzzolente” oppure “Probabilmente hai dei vermi dentro”.

Subito dopo ci siamo passati l’altra mela, rivolgendole solo complimenti e belle parole: “Sei una mela adorabile” oppure “La tua buccia è perfetta”.

Alla fine, dopo aver discusso ancora su quanto fossero simili, ho tagliato in due entrambe le mele.
Quella che avevamo apprezzato era chiara, fresca e succosa.

Quella disprezzata era rovinata e ammaccata all’interno.

Quando le hanno viste così, mi è sembrato di vedere una lampadina accendersi sulle teste dei bambini. Hanno subito capito che quello che era successo alla mela disprezzata e ciò che capita a chi è vittima di insulti, molestie e derisione. Hanno imparato che le azioni hanno sempre delle conseguenze. Quando le persone sono colpite dal bullismo, in particolare i più piccoli, si sentono malissimo dentro anche se spesso non mostrano o raccontano quello che provano. Da fuori, sembrano stare bene, proprio come la mela.

Se non avessimo tagliato in due la mela, non avremmo capito quanto male le avevamo causato.

Al contrario delle mele però, noi abbiamo la capacità di fermare questa cosa. Noi possiamo insegnare ai bambini che non va bene dire cose cattive agli altri e possiamo discutere di come quello che facciamo faccia sentire gli altri.

Possiamo insegnare ai bambini ad aiutare gli altri e a fermare ogni forma di bullismo, proprio come ha fatto oggi una bambina, che si è rifiutata di insultare la mela.

Le ferite e il dolore peggiorano sempre di più se niente e nessuno fermerà il bullismo che le provoca.
Forza, creiamo una generazione di bambini gentili e a cui importa degli altri.

La lingua non ha ossa, ma è abbastanza forte da rompere un cuore. Perciò siate prudenti con le vostre parole.”

Qui potete leggere il post originale della maestra Rosie Dutton

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12 commenti

  1. E' questa la strada che dobbiamo percorrere, non quella dell'indifferenza!

  2. Questa lezione e davvero commovente, ma il problema dell'bullismo proviene spesso dai genitori dei bambini. Le scuole possono fare queste dimostrazioni, ma poi i bambini tornano a casa e imparano diversamente dai genitori.

  3. il problema del bullismo potrà anche avere cause genitoriali, se io sono triste perchè non mi sento amato abbastanza, dato che mostrare un sentimento come la tristezza E' DA DEBOLI, tirerò fuori tutta la rabbia e l'aggressività che ho e la sostituirò alla tristezza (esteriormente) così diventerò uno che fa a botte con tutti, farò bullismo, sfiderò le regole tutte e sarò un ragazzo difficile.

  4. Si Nime, secondo me proviene dai genitori. E molto bello quello che vogliono fare le scuole, ma puo non servire a nulla e a me dispiace per loro. Qui negli stati uniti maestri di scuola (e la scuola stessa) spesso vengono criticati se non mettono in azione un programma anti-bullismo. E importante fare, ma e altrettanto molto importante capire da dove proviene.

  5. continuare a batterecon le dimostrazioni un qualcosa alla fine rimane

  6. e allora, vuol dire che saranno i genitori ad imparare dai bambini. e' cmq un risultato!

  7. sarebbe bello se la vita funzionasse cosi alessandra.

  8. Mary Jo Lomele Davies mi hanno raccontato che nei paesi scandinavi – Svezia, se non erro- i bambini sono invitati nelle scuole a denunciare qualsiasi abuso subit dagli adulti..genitori compresi. Anche le percosse.

  9. Anna Marano in USA ci sono stati casi dove gli studenti aggrediscono anche i maestri – un caso: un ragazzino a addiritura inciampato i piedi del maestro fino a farlo cadere per terra e il maestro non si e difeso per paura di essere denunciato per aggressione contro un minorenne. Tutto questo perche il maestro gli ha tolto lo smart phone. Spero che il ragazzo sia stato punito in quanto l'incidente e stato ripreso con lo smart phone da un'altro studente. E' uno schifo – ormai la gioventu' commanda.

  10. […] molto interessante su come un’insegnante è riuscita a spiegare il bullismo con una mela ai suoi […]

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