Quella che segue è l’intervista che mi è stata fatta da La Gioco Famiglia, un canale social dedicato ai giochi da tavolo!
Dietro il progetto di sono Elisa e Diego, due grandi appassionati di giochi di società che condividono online consigli, gameplay e recensioni a tema.
Vi consiglio di seguirli!
1. Solitamente il gioco da tavolo è un’attività che si scopre nell’infanzia: anche nel tuo caso è stato così?
Chi ti ha fatto conoscere questo mondo e qual è il gioco a cui sono legati maggiormente i tuoi ricordi da bambina?
Ebbene sì, anche nel mio caso la passione per i giochi da tavolo mi accompagna fin dall’infanzia!
Tutto è iniziato intorno ai 4 anni, assistendo alle partite a scacchi tra mia madre e mio padre.
Per me era un gioco incomprensibile (perché un pezzo poteva muoversi in un modo e un altro no?), ma mi piaceva stare lì accanto mentre giocavano, e mi divertivo a inventare storie, usandoli come se fossero dei pupazzetti, con i vari pezzi che finivano “mangiati”.
Piano piano però, osservando il gioco, iniziavo a cogliere degli schemi nelle varie mosse, che mi apparivano sempre meno casuali e complicate.
Ho iniziato a chiedere a mio padre di insegnarmi a giocare e così, dopo un periodo di training con il più semplice “dama”, finalmente venni ritenuta pronta per imparare il nobile gioco degli scacchi… con il quale è stato amore immediato!
La cosa più bella? Non importava che fossi una bimbetta di 5 anni… mio padre non mi ha MAI lasciato vincere una partita. Giocava seriamente, come avrebbe fatto con un adulto, senza sconti e facilitazioni… e proprio per questo mi divertivo da morire nel tentare di resistere ogni volta un po’ di più.
La prima partita contro di lui l’ho vinta a 12 anni e la ricordo ancora come una delle più grandi soddisfazioni della mia vita.
Nel frattempo però mi sono appassionata a tanti altri giochi, a partire dal “Monopolino” (il Monopoli di Topolino) che a dispetto del suo titolo così giocoso e innocente, generava le stesse identiche dinamiche da faida familiare del classico Monopoli, con tanto di epiloghi da tabellone rovesciato con conseguente abbandono della stanza.
2. Qual è il tuo rapporto con i giochi da tavolo attualmente? Hai un gruppo di gioco abituale, amici, famigliari, colleghi?
Ancora oggi i giochi da tavolo rappresentano per me una grande fonte di divertimento, con cui ho contagiato anche il resto della famiglia! Purtroppo non sono ancora riuscita a mettere insieme un gruppo di gioco abituale, ma qualche pomeriggio con gli amici ogni tanto riusciamo a farlo saltar fuori (recentemente ci siamo divertiti un sacco con Pictionary Air), altrimenti ci “accontentiamo” di giocare tra noi in famiglia.
Certo a volte non è facile mettersi d’accordo viste le diverse preferenze: Alyssa adora i giochi concettuali e giocherebbe sempre a Dixit e Concept, mentre Daniel è più per gli strategici come Risiko o il Labirinto Magico…a me piacciono tantissimo giochi creativi, basati sulle parole o a base di enigmi come Cranium, Crucimaster o i kit in stile Escape Room mentre al papà giochi originali, arzigogolati e interattivi come Voodoo… ma alla fine si riesce sempre a trovare qualcosa che piaccia a tutti (o si scende a patti! )
3. Nonostante i tanti input provenienti da social, videogiochi e internet, sei riuscita a coinvolgere i tuoi figli Alyssa e Daniel nel gioco da tavolo? È un’attività famigliare che li stimola oppure preferiscono fare altro?
Devo dire la verità, i videogiochi e il mondo tecnologico sono da sempre anche una mia passione! Perciò, anche nella crescita dei bambini, non ho mai demonizzato o negato queste forme di intrattenimento che anzi, hanno rappresentato un ulteriore mezzo per creare un legame tra noi (oltretutto esistono “videogiochi di società”, come Mario Party che possono essere un ottimo compromesso!
Il messaggio che però ci ho sempre tenuto a far passare è che c’è (e deve esserci) spazio per tutto.
Va bene quindi giocare ai videogames e scrollare youtube… purché ad un certo punto si abbia voglia di staccarsi e passare ad altro: disegnare, leggere un libro, andare al parco, giocare con i Lego… o per l’appunto, fare insieme un gioco da tavolo!
Il primo a cui si sono davvero appasionati è stato “Piou Piou” della Djeco, un gioco di carte dalle regole molto semplici e adatto anche a bambini che non sanno ancora leggere, come loro all’epoca… ma allo stesso tempo non è banale, ma divertente e “sfidante” anche per l’adulto che gioca con loro!
Attualmente un’abitudine che hanno preso Alyssa e Daniel è quella di portarsi sempre dietro, quando usciamo, un paio di giochi “tascabili” da tirare fuori all’occorrenza, sia per giocarci tra loro che con eventuali amici.
Giochi che prevedono partite brevi e non richiedono tabelloni come Exploding Kittens, Bananagrams o Uno sono perfetti da tirare fuori al tavolo del ristorante mentre aspettano l’arrivo del cibo!
4. Hai esperienze di gioco di ruolo? Hai qualche ambientazione e/o sistema preferito?
Il giochi di ruolo mi hanno sempre affascinato moltissimo, ma purtroppo non sono ancora riuscita a trovare l’occasione per giocarci seriamente.
Dopo un’esperienza positiva a tema D&D fatta da Daniel in vacanza con l’animazione dell’hotel quando aveva 10 anni, abbiamo tentato di seguire la scia dell’entusiasmo e preso Pathfinder con la speranza di poterci giocare insieme, ma alla fine ci siamo arenati alla creazione del personaggio. A distanza di 3 anni, credo sia arrivato il momento di riprovarci!
5. Puoi raccontarci un aneddoto simpatico o particolare legato ai giochi?
Avevo acquistato, completamente a caso, un semplice gioco chiamato “Bandido”… che si rivela inaspettatamente davvero divertente!
Decido di fare una piccola video-recensione per il canale youtube così da farlo conoscere, ma nessuno dei bambini in quel momento era a disposizione. Decido quindi di girare il video da sola, semplicemente per spiegare le regole del gioco.
Ma appena finisco di disporre le tessere sul tavolo… la nostra gatta Bia decide di sdraiarcisi sopra.
La sposto e ricomincio a sistemare le carte e di nuovo “paff” la gatta ci si piazza sopra! E così via per diverse volte.
A alla fine le regole del gioco le ho spiegate… simulando una partita contro il gatto!
Il risultato finale è stato decisamente più originale e divertente rispetto al video che avevo in mente di fare all’inizio.
L’unico problema è che ora pensa che quello sia il suo posto e ogni volta che ci giochiamo, dobbiamo prepararci ai suoi attentati che mandano all’aria la partita sul più bello!
Ma a dire il vero… Bia è una presenza piuttosto fissa appena ci sediamo intorno ad un tavolo!
6. Qual è il tuo/vostro gioco da tavolo/di ruolo/di carte preferito e perché?
Il gioco da tavolo che ultimamente ci ha messo tutti d’accordo è stato “Room 25”, un gioco che prende spunto dal film “The Cube” il cui scopo è muoversi tra le tessere che formano il tabellone (inizialmente coperte) per trovare e raggiungere l’uscita… evitando le stanze mortali mentre si cerca di farci finire gli avversari!
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