5 Trucchi per far navigare i bambini sicuri online

Internet ha rivoluzionato il mondo.

Ma insieme ai tantissimi benefici (tra cui questo blog 😄 e scusate se è poco!) ha portato anche delle belle seccature, come il cyberbullismo, le truffe online e il proliferare delle bufale.
I ragazzini passano sul web molto più tempo di quello che crediamo ed iniziano anche molto prima rispetto ai nostri programmi.
La maggior parte dei social consente l’iscrizione solo ai maggiori di 13 anni e per questo tendiamo a fare informazione sui pericoli del web, solo ai ragazzi a partire da quell’età.

La verità però è che i ragazzini, volente o nolente, sono attivi online molto prima di quell’età e si ritrovano indifesi per colpa nostra, perché rifiutando l’idea che dei bambini possano navigare e chattare, non ci siamo preoccupati di educarli e prepararli.

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E’ invece molto importante che i bambini imparino il prima possibile le regole sulla sicurezza in internet, in modo che (quando sarà il momento) non ne diventino vittime.

Ecco quindi alcuni consigli da seguire per rendere la navigazione dei nostri figli sicura:

1) Usa un motore di ricerca adatto

Quando si tratta di fare una ricerca online, non tutti i motori di ricerca sono adatti a bambini e ragazzi, perchè ogni ricerca che facciamo viene memorizzata e consente di profilarci.
Perciò se cerchiamo info sulla nostra scuola, su una malattia o su degli acquisti che vogliamo fare, in pochi passi il motore di ricerca sa che scuola frequentiamo, il nostro stato di salute e le nostre condizioni economiche.
E così via, ogni ricerca contribuirà a costruire un ritratto accurato su noi stessi, un ritratto che resterà registrato per sempre.

Oltre a questo, le ricerche che facciamo online portano il motore di ricerca a darci come risultati i siti che visitiamo più spesso, che però potrebbero non essere quelli con le info corrette.

Immaginiamo un ragazzino che inizia a curiosare tra siti complottisti e di bufale. Nel momento in cui si ritroverà a fare una ricerca online seria per scuola o cultura personale, potrebbe avere tra i primi risultati della ricerca i siti di bufale, perché sono quelli che ha visitato di più!
Come fare allora per evitare tutto questo? Scegliamo un motore di ricerca pensato appositamente per i bambini.

Io sul computer utilizzato da Daniel ho impostato come motore di ricerca di default Qwant Junior, che non salva le ricerche, non profila gli utenti, è completamente privo di pubblicità ed ha già pre-impostato un filtro di sicurezza per bambini in modo da escludere automaticamente i risultati non adatti.

Nella Home inoltre ci sono articoli e notizie in evidenza su argomenti interessanti ed educativi.

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Esiste anche la versione per adulti, che si chiama semplicemente Qwant, che non ha i filtri di sicurezza ma che non salva le nostre ricerche, in modo da rispettare la privacy e fornirci risultati non condizionati dalle nostre ricerche precedenti.

2) Chiediamo regolarmente ai nostri figli cosa hanno fatto di bello su internet.

Facciamoci vedere interessati a quello che fanno.
Questo è anche un ottimo spunto per iniziare una conversazione e tenersi aggiornati sui loro interessi.
Iscriviamoci anche ai social media e ai siti che loro usano, impariamo ad usarli in modo da coglierne anche i potenziali rischi che possono rappresentare per loro e non farci cogliere alla sprovvista.

3) Impostiamo delle regole sull’uso di internet e dei social media a casa:

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  • Tempo massimo da passare online
  • Fare una lista (consultabile) dei siti web in cui ci si registra
  • Il computer e lo smartphone non vanno usati di nascosto, ma in luoghi in cui i genitori possono sempre entrare e verificare cosa il bambino sta facendo/guardando
  • Divieto di rivelare informazioni personali come data di nascita, indirizzo, nome della scuola, meta delle vacanze, ecc…

4) Insegniamo ad usare le password

I ragazzini spesso tendono a scegliere password banali o addirittura le confidano ai loro amici.
E’ invece importante che capiscano che le password danno il libero accesso a chiunque alle nostre informazioni o possono consentire a qualcuno con cattive intenzioni di spacciarsi per noi, scrivere su internet al posto nostro, leggere i nostri messaggi privati, ecc…
Per questo le password vanno mantenute segrete e condivise solo con i genitori.

5) Facciamo in modo che imparino a proteggere se stessi.

  • Non chattare con sconosciuti
  • Non inviare a nessuno delle proprie foto personali
  • Non Geolocalizzare le foto e gli status
  • Essere consapevoli che tutto ciò che mettono online resta per sempre
  • In caso di problemi, non avere MAI paura di parlarne con noi. Siamo qui per aiutarli.

I RISULTATI DEL SONDAGGIO BY FATTOREMAMMA E QWANT

Qualche tempo fa sulla pagina Facebook di Cose Da Mamme vi ho chiesto proprio di rispondere ad un sondaggio sul tema della privacy online.
Hanno risposto oltre 1200 persone e dai risultati emerge che la maggior parte degli utenti vorrebbe una maggiore tutela della propria privacy online, in particolare quando si tratta dei bambini.
Proprio riguardo ai bambini, l’83% considera molto importante che un motore di ricerca elimini automaticamente dai risultati contenuti potenzialmente inappropriati e per il 63% dovrebbero essere privilegiati i contenuti con un valore pedagogico, valutati dagli esperti.

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*In collaborazione con Qwant*

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