COME FAR AMARE I LIBRI AI BAMBINI
C’è una cosa in cui credo fortemente: non esistono bambini che non amano leggere. Esistono solo bambini a cui sono state proposte letture sbagliate.
Ma quali sono le letture giuste, che possono spingere un bambino ad innamorarsi della lettura?
Sono forse i grandi classici? Quelli con un’importante morale? Quelli “intelligenti”?
No. Sono i libri che loro VOGLIONO leggere.
Noi possiamo avere tutte le convinzioni che vogliamo, su quali siano i libri migliori da far leggere ai nostri figli, ma quello di suggerire (suggerire, non imporre) libri di valore è un passo che potremo fare dopo. Dopo che il bambino avrà già sviluppato l’amore per la lettura.
All’inizio la cosa importante è soltanto fare in modo che ad un bambino che ha da poco imparato a leggere (e che al momento associa la lettura alla scuola, ai compiti e alla noia) passi il messaggio che i libri possono essere una fonte di divertimento! Alla pari della tv, dei videogame e del tablet.
Ma come? Scegliendo un libro che tratta un argomento che interessa a loro, non a noi.
Noi in casa abbiamo sempre avuto tanti libri e prima di dormire la lettura di una storia o di un capitolo di un libro è un appuntamento fisso. Ma sono sempre io a leggere per loro.
Ma un conto è farsi leggere una storia da mamme e papà, o sfogliare un libro pieno di illustrazioni e popup… un altro trovare lo stimolo per mettersi lì, a leggere da soli.
E adesso che Daniel ha 7 anni, sentivo che era arrivato il momento che iniziasse a leggere anche qualcosa per conto suo. Ma comprargli un libro, a mio gusto, che magari lui avrebbe trovato noioso, che avrebbe letto solo per obbligo o che avrebbe mollato sul comodino dopo 5 minuti non sarebbe stato un buon inizio, perciò dovevo trovare qualcosa che gli facesse scattare il colpo di fulmine.
Proprio seguendo quest’idea, l’ho portato in libreria e gli ho detto di scegliere il libro che voleva.
Nemmeno a dirlo, si è subito fiondato nel reparto “libri degli youtuber” mentre io cercavo a tutti i costi di mostrarmi entusiasta di fronte a quei titoli.
Ha indugiato un po’ davanti al libro di “Lyon” ma alla fine ha optato sicuro per “Diario di un Minecraft Zombie“.
Minecraft è una delle sue passioni perciò il fatto stesso che la storia avesse a che fare con questo gioco lo esaltava, nonostante sia quasi privo di immagini.
Dopo averlo preso siamo andati al supermercato a fare la spesa e lui, portandosi dietro questo libro, cercava continuamente degli angolini in cui sistemarsi momentaneamente per leggere. Leggeva anche mentre camminava e mentre il papà imbustava la spesa, lui è voluto andare ai giochini a gettoni, si è seduto su una delle macchinette, e ha continuato ad immergersi nella lettura.
La sera ha continuato a leggere prima di addormentarsi, continuando a ripeterci quanto fosse bello, a ringraziarci per averglielo preso e a farci promettere che gli avremmo preso anche tutti i sequel.
E in questo modo la passione per un videogioco ha spianato la strada verso un mondo altrettanto appassionante, quello dei libri.
Che dire del libro in sé? Io ho letto qualche pagina e non potrei certo definirla una lettura di alto livello… ma chi se ne frega!
Per lui è divertente, parla la sua lingua e gli fa amare il momento in cui si mette lì da solo a leggere. Ed è quella la cosa importante.
Non contiene volgarità, è solo un semplice diario scritto dal punto di vista di uno Zombie di Minecraft che a modo suo affronta un po’ tutte le situazioni che vivono tutti i normali ragazzini 🙂
Perché una volta capito che UN libro può essere divertente, allora capirà che anche tanti altri libri possono esserlo e a quel punto non lo fermerà più nessuno.
Quindi chiedetevi… qual è la cosa che più appassiona i vostri figli in questo momento? Individuatela e avrete trovato anche la lettura perfetta con cui iniziare a lasciarli da soli a leggere un libro.
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