A scuola da soli? Nemmeno con l’autorizzazione dei genitori.

Nei giorni scorsi ho visto girare su internet un post intitolato “Perchè i bambini giapponesi vanno a scuola a piedi da soli” in cui si spiegava che in Giappone è la normalità vedere bambini, anche piccolissimi, andare a scuola da soli o compiere delle commissioni… e soprattutto leggendo i commenti che accompagnavano le condivisioni era chiaro si volesse fare il paragone con i figli “bamboccioni” degli italiani, tenuti sempre costantemente sotto controllo da genitori ansiosi che li lasciano prendere il volo sempre più tardi, frenando la loro autonomia.

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A tale proposito, voglio condividere due lettere scritte da Fabrizio Pivari, un papà di Rovigo, che ha provato a chiedere alla scuola che sua figlia potesse tornare a piedi da sola da scuola (già all’andata ci va da sola)…la risposta della scuola: NO.

 

Da genitore di figlia in quarta elementare (scuola primaria) vi riporto due mie lettere al dirigente scolastico.
Non vogliono certo essere un attacco alle istituzioni e soprattutto al dirigente in questione, che stimo per il suo operato, ma che vorrebbero far riflettere le istituzioni ed i genitori.

La prima:
volevo porle all’attenzione questa mia riflessione sulla presa di posizione dell’Istituto, non so se limitato al vostro o su scala nazionale, da semplice genitore a genitore.

Da piccolo andavo a scuola da solo e tornavo a casa da solo e mi sentivo fiero. Erano forse “tempi diversi” ma anche questo mi aiutò a crescere.
Nello stesso modo sto cercando di “tirare su” le mie figlie, cercando di renderle indipendenti.
Mia figlia era tutta contenta perché essendo arrivata in quarta, come era successo per le sorelle, poteva tornare a casa da sola.
Purtroppo ha scoperto che, contrariamente alle sorelle, potrà tornare a casa dalla quinta. Le sorelle non essendo maggiorenni non potranno prenderla.
Il tutto tenendo presente che la mattina da sempre vanno a scuola da sole facendosi compagnia.

Come genitore posso scaricare la scuola di ogni responsabilità ed autorizzare l’uscita autonoma di mia figlia o con la sorella, che fa le scuole medie, visto che le altre lo potevano fare e che quando vanno la mattina lo fanno da sempre in autonomia?
Posso come genitore assumermi questa responsabilità firmando un particolare modulo?

La ringrazio di cuore, non vuol essere una critica ma solo un modo per cercare di far crescere più in fretta le mie figlie in questa società che va a mille all’ora e dove i problemi reali penso siano ben altri tra cui abusi di sesso (“baby doccia”), droghe, internet, …

Grazie per l’attenzione, resto in attesa di una sua risposta o ad un contatto telefonico nei numeri sotto riportati, per chiarire anche personalmente.

Cordiali saluti

La seconda:
grazie della sua risposta dettagliata che comprendo e non condivido.
Si è passati da un pater familias che aveva potere di vita e di morte sui propri figli ad un pater familias che non può decidere niente e prendersi nessuna responsabilità.
Mi sembra si voglia tutelare troppo “sulla carta” le miei figlie e nello stesso tempo si privi loro e le loro famiglie di molte libertà.
Questo tenendo presente che i problemi reali sono ben altri (perché i tempi sono diversi) tra cui abusi di sesso (“baby doccia”), droghe, internet, …
Mi spiegherò meglio:
se non imparano a tornare a casa da sole, se non possono tornare a casa con le sorelle o con le amiche, se …
non potranno diventare indipendenti perché lo impediscono in primo luogo le istituzioni e i loro formatori.
Mi chiedo: saranno invece mature a dodici anni, quando stando alle medie nazionali, avranno i primi rapporti, fumeranno, a volte si drogheranno, …?

Sinceramente non mi interessa molto sapere come la pensano altri in merito e chiedo semplicemente se esiste una speciale autorizzazione da sottoscrivere, una autorizzazione che sgravi la scuola di ogni responsabilità, ovviamente con il sostegno di mia moglie.

La ringrazio e spero come genitore che non fraintenda, non vuole certo essere un attacco alle istituzioni ma una decisa presa di posizione per aiutare in tutti i modi possibili mia figlia a crescere e non tenerla “nella bambagia”, in un mondo irreale che non esiste.
Per questo spero capisca la mia posizione.

Affettuosi saluti

Purtroppo il dirigente scolastico alla fine ha dovuto rispondere la dura realtà:
le confermo che il regolamento d’istituto non prevede eccezioni per l’uscita autonoma degli alunni frequentanti la classe IV della Scuola Primaria.

Possibile che un genitore, nel mio caso entrambi i genitori, non possano assumersi le responsabilità, al posto della scuola, e debbano dipendere dal regolamento?
Non stiamo parlando di leggi e di azioni contro la morale, stiamo parlando di agevolare la crescita veloce di una figlia per aiutarla ad evitare, a breve, di incorrere in problemi ben più seri.

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2 commenti

  1. […] realtà io avevo iniziato ad affrontare l’argomento già l’anno scorso, pubblicando la lettera di un papà di Rovigo che si lamentava del fatto che sua figli, in 4a elementare, a non potesse tornare a casa da sola […]

  2. purtroppo, quello che l’anno scorso era un problema per mia figlia in quarta elementare sta diventando un problema nazionale per molti ragazzi (e genitori) delle scuole medie!

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