Cos’è il serbatoio emozionale e perché è fondamentale per i bambini

Chiedete a qualsiasi genitore quanto ama il proprio figlio, con certezza vi risponderà: immensamente!

Eppure questo amore non sempre viene percepito dal bambino nella sua interezza… perchè non sempre riusciamo a dimostrare ai nostri piccoli, seppur lo proviamo, un amore incondizionato, che rimane presente sopra ogni cosa.

Il tempo ci sembra poco, le cose da fare tante e la stanchezza si fa sentire, così spesso ci rivolgiamo ai nostri bambini con un amore condizionato dalle loro azioni, messaggio che arriva attraverso le classiche frasi che molti ritengono far parte di una tattica educativa, ma che non lo sono affatto come “non ti voglio tanto bene quando fai così” o ” ti voglio proprio bene, quando sei così bravo”

Ciò che arriva al piccolo è che l’amore della mamma può essere più o meno forte in base alle aspettative che lui stesso rispetta del genitore e questo lo rende insicuro e non gli da modo di esprimere la propria personalità.
L’educazione e le regole sono importanti ma la differenza la fa la sottile percezione che quando il genitore non approva un comportamenteo è suo dovere spiegarglielo e correggerlo ma che in ogni caso nulla potrà ledere l’amore incondizionato che li lega, come ne abbiamo già parlato nel post “ti voglio bene anche quando…”

Per far questo dobbiamo innanzitutto riempire il cosìddetto serbatoio emozionale di ogni bambino che serve per farlo stare bene e dal quale può attingere per superare i momenti di difficoltà e per farlo agire in un modo corretto per sviluppare le sue potenzialità.

Come creare un serbatoio emozionale

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Gli ingredienti base per riempire questo serbatoio sono:

1) contatto fisico: non c’è posto migliore che tra le braccia della mamma o del papà e nessun figlio sarà mai grande per non apprezzare un bacio o un abbraccio. Quell’intimo momento di tenersi stretti permette al corpo e alla mente di entrambi di rilassarsi, distendersi e sentirsi appagati. Anche dopo un capriccio o una sgridata abbracciate vostro figlio che senza una parola capirà quanto è amato anche se ha combinato una marachella.

2) cura quotidiana: quei gesti necessari nella giornata dove ci si sveglia, ci si lava, si mangia e ci si veste è una parte importante per i bambini che sono amanti della routine dove voi siete presenti e punti di riferimento. I figli capiscono che anche quello è un modo di prendersi cura di loro, ogni giorno per stargli accanto e vederli man mano diventare indipendenti.

3) esperienze condivise: non solo il tempo ma la qualità del tempo che gli viene dedicata. Si possono stare ore l’uno accanto all’altro senza però interagire o scambiarsi una parola. Vivere delle esperienze insieme come giocare, viaggiare, preparare un dolce o andare al parco è fondamentale per far percepire che si ha davvero il piacere di divertirsi, scoprire e fare nuove esperienze che non si dimenticheranno mai. L’infanzia è fatta di ricordi, ricchi di bei momenti vissuti insieme.

4) parole d’amore: i bambini sono semplici e percepire per loro l’amore solo di riflesso dei nostri comportamenti non è scontato e immediato come per gli adulti, hanno bisogno di conferme e di sentirsi dire quanto li amiamo, ogni giorno.

5) supporto mentale: credere in loro stessi e nelle loro potenzialità è il modo migliore per farli sentire apprezzati, sostenuti e appoggiati. Incoraggiamoli a provare nuove esperienze, cimentarsi in uno sport o finire da soli un puzzle. Alimentiamo la loro autostima e insegnamo loro che anche quando non si arriva a risultato l’importante è dare il meglio di se, così che in ogni scelta della loro vita che potrà essere più o meno sbagliata, si sentiranno sempre sicuri di poter ricominciare e rinventarsi nuovamente.

Provate a seguire questi atteggiamenti e, a distanza di tempo, fare la stessa domanda di prima ai vostri figli… vi stupirete, questa volta positivamente, delle loro risposte!

Libro consigliato: Mi Vorrai sempre bene mamma?

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2 commenti

  1. Sono le piccole cose a farti sentire a casa.

  2. Anche io avevo letto del serbatoio emozionale, e di quanto sia importante ricordarsi di “riempirlo” non appena ci si ritrova la sera, prima di drammatizzare il capriccio o la scenata. Cerco sempre di ricordarmi, qualunque siano le preoccupazioni che mi passano per la mente, di sorridere e stringere forte i miei bimbi non appena li vado a prendere o ci rivediamo dopo un’assenza, prima di dir loro qualunque altra cosa. Fa bene anche a me tra l’altro!

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