Maria Montessori consigliava di cambiare il pannolino in piedi. Ecco perché.

Uno dei super poteri delle mamme è la capacità di fare mosse di wrestling davanti al fasciatoio per il cambio pannolino!
Dal momento di coccole con baci, carezze e massaggini durante il cambio, man mano che il bimbo cresce, si passa a delle vere e proprie lotte per “riprenderlo al volo” mentre si divincola come un’ anguilla rischiando anche di cadere giù.
E che fatica soprattutto d’inverno quando gli abiti indossati dal piccolo sono più numerosi e l’agitazione e il muoversi di entrambi porta spesso far cadere cose per terra, pianti disperati e pazienza che se ne va.Il bambino dagli 8/9 mesi mostra irrequietezza durante il cambio e non tollera stare sdraiato senza poter vedere cosa stiamo facendo, è bene perciò cambiare non solo il pannolino… ma anche le abitudini!Secondo il metodo Montessori è bene iniziare dai 12 mesi a cambiare il pannolino in piedi, vediamo insieme perchè e i numerosi benefici.

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Cambio del pannolino in piedi

Il bambino fin dalla nascita, ogni giorno ha bisogno di conquistare i propri spazi e la sua dose di indipendenza.
Per natura è spinto verso l’autonomia e lo stare sdraiato inerme, trattato come un bambolotto che viene alzato e spostato per essere vestito e svestito, man mano che cresce inizia a non essere più di suo gradimento.
Dai 12 mesi, periodo in cui il bambino è in grado di tenersi in piedi con stabilità, possiamo iniziare a utilizzare il fasciatoio come base di appoggio per il cambio in piedi.
In questo modo il bambino potrà partecipare attivamente e guardarci negli occhi, sentendosi parte integrante di ciò che stiamo facendo e non solo l’oggetto da cambiare.

Impotante è coinvolgerlo in ogni passo, spiegamogli mossa dopo mossa quello che stiamo facendo e interagiamo con lui, chiedendogli di tenere in mano il vasetto di crema o di passarci la salviettina.

Mettiamo tutto a “portata di mano” per renderci la vita più semplice, per esempio il cestino dove fargli buttare il pannolino vicino a noi e il cambio pulito nel cassetto appena sotto.
Diventerà per entrambi, anzi tornerà ad essere come quando era neonato, un momento di gioco e per il bimbo una propedeutica importante verso il vasino e il tanto temuto spannolinamento.

Piano piano rendiamolo indipendente durante il cambio, facendo attenzione che non cada, chiediamogli di abbassare da solo i pantaloni o di tirarli su. Nel cambio in piedi, sono comodi i pannolini a mutandina, più semplici da indossare.
Vedrete che le grida del cambio passivo saranno sostituite dalle risa di questo nuovo metodo che viene condiviso insieme per percorrere giorno dopo giorno i passi verso la crescita.

Un’altra caratteristica importante del cambio in piedi è la facilitiazione nella conquista del controllo sfinterico da parte del bambino, capacità che si acquista gradualmente tra i 18 mesi e i 3 anni.
Il cambio in piedi aiuta il bambino a diventare cosciente del processo che porta all’espulsione dell’urina e delle feci e della pulizia che ne consegue.

Si può iniziare a far familiarizzare il bimbo con il vasino vista l’attiva partecipazine al cambio chiedendogli se vuole sedersi un pò sul vasino senza pannolino per inziare a conoscerlo.
Ricordate che ogni bambino ha i suoi tempi e cercare ad ogni costo di velocizzarli non accelererà la riuscita dell’impresa.

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1 commento

  1. Buongiorno vorrei iniziare anch’io il cambio in piedi con la mia bimba di 14 mesi perché sul fasciatoio si gira e si alza e temo sempre cada.. però sta iniziando adesso a stare in piedi e non è stabile e soprattutto si muove in continuazione quindi ho paura che non mi ascolti… ha qualche consiglio pratico? Grazie mille

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