Starlink: a metà tra digitale e gioco reale!

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WOW.

L’espressione che più mi sembra calzante quando si prova Starlink: battle for Atlas è questa.

Un gioco di esplorazione spaziale, combattimenti con una storia che fin da subito risulta molto coinvolgente non me lo aspettavo proprio.

Ma partiamo con ordine: Starlink non è semplicemente un videogioco, ma coinvolge i nostri bambini anche con il gioco fisico grazie ai modellini, con parti intercambiabili, che possono essere usati anche come giocattoli dai nostri piccoli esploratori spaziali.

La storia verte sull’esplorazione del sistema stellare Atlas da parte del dott. Vincent S. Grand, il quale venuto in contatto con l’alieno Judge (atterrato sulla terra senza memoria di chi sia) decide di investigare sulla provenienza di quest’ultimo; per farlo costruirà la nave Odissey a propulsione “Nova” che trasporta un equipaggio composto di avventurieri ed esploratori che compongono l’Iniziativa Starlink.

Arrivati nel nuovo sistema i problemi non tardano ad arrivare ed entrano in campo i primi cattivi, ossia la Legione Dimenticata, che assalta la Odissey rubandone il reattore e rapendo il dott. Vincent S. Grand; l’astronave madre quindi precipita sul pianeta Kirk e da qui inizia il gioco vero e proprio.

Guardate anche il nostro video!

Ci prepariamo quindi scegliendo l’astronave che più ci piace e la prima cosa che salta all’occhio è la modularità della stessa: ogni astronave è personalizzabile cambiandone le ali, sostituendo le armi e cambiando il pilota si hanno ulteriori caratteristiche speciali.
Oltre a questo, andando avanti con l’avventura, verranno acquisiti dei potenziamenti detti “Mod” che possono aumentare l’efficacia delle armi e della propria astronave.
Le armi sono differenti ed hanno ben 9 varietà di danno (dalle elementali gelo, fuoco, al vortice per arrivare la sovraccarico di stasi) che sono combinabili per rendere gli attacchi ai nemici sempre più efficaci (e infatti ogni nemico è sensibile o meno ad alcuni attacchi e quindi scegliere l’arma giusta farà la differenza tra successo e insuccesso).

Dopo aver concluso le prime missioni sul pianeta e ripristinata l’abilità di volare della nostra navicella, possiamo andare sullo spazio e proseguire l’esplorazione del sistema.
Ho scritto possiamo perché potremmo anche scegliere di rimanere ad esplorare il pianeta, conoscerne meglio la fauna con lo scanner genetico, prelevare le risorse per costruire i potenziamenti, abbattere i nemici e scoprire ulteriori segreti.
Ed è questo che rende il gioco veramente WOW!
Oltre alla trama ben congeniata c’è la possibilità di esplorare liberamente non solo un mondo ma addirittura un sistema solare con vari mondi.
Mondi nei quali troveremo delle fazioni sempre in scontro tra di loro: La Spedizione, organizzazione scientifica che vuol mappare tutta Atlas, i Minatori, che sono i coloni di Atlas generosi e leali con l’Iniziativa Starlink e infine i Fuorilegge che sono criminali pronti ad assaltare ogni nave (compresa la nostra).

Se il gioco è veramente vasto e coinvolgente, i giocattoli non sono da meno: le astronavi e i personaggi sono costruiti veramente molto bene e ci si può giocare liberamente anche dopo aver spento la console.
La varietà acquistabile è notevole e fa sì che l’esperienza possa variare moltissimo, adattandosi perfettamente al proprio stile di gioco.

Per Nintendo Switch, la console sulla quale l’abbiamo provato, c’è un personaggio aggiuntivo molto interessante: Fox McCloud, il protagonista del leggendario Star Fox (il primo gioco su Super Nintendo in 3D), che ci permetterà di accedere a missioni aggiuntive disegnate proprio per questa console.
Ovviamente Fox potrà pilotare la sua mitica Arcwing, personalizzabile con tutte le armi del gioco.

Daniel e Alyssa si divertono tantissimo con questo gioco proprio perché, spenta la console, possono continuare creando storie tutte loro in un sano gioco fisico che non deve mai essere sostituito da quello digitale.

A me invece piace molto esplorare, trovare nuovi alieni, ricercare tutti i pianeti… pertanto penso che la storia principale ci metterò un bel po’ a continuarla!
Ma il senso di libertà che dà scendere su un pianeta e poi volare via in qualsiasi momento, concentrandosi su una prossima meta o fermandosi strada facendo per esplorare un nuovo mondo è fantastico!

*In collaborazione con Ubisoft*

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