Cosa sapere e valutare prima di rifarti il seno!

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Questa è l’esperienza di Sara. una mamma che dopo l’allattamento non riconosceva più il suo seno e che ha deciso di sottoporsi ad una mastoplastica additiva.
In questo post vuole riportare la sua personale esperienza e dare qualche consiglio alle mamme che stanno riflettendo su questa possibilità

L’esperienza di Sara

Dal momento in cui le due linee parallele sul test di gravidanza provano l’esistenza della vita che crescerà dentro di noi tutte le certezze di una donna vanno a farsi benedire.Badate bene, non intendo in senso negativo anzi.. semplicemente come qualcosa che si evolve e cambia, inesorabilmente!Le prime a mutare siamo noi, psicologicamente e mentalmente.
Ricordo che uno dei miei più grandi terrori era proprio il banalissimo cambiamento fisico.
Mi vergognavo anche a dirlo perchè era come se mi trovassi in un uragano e il mio pensiero primario non fosse salvarmi la vita, ma quello di non perdere il cappello!Mi rendevo conto della superficialità della mia paura ma a me stessa non potevo mentire e sapevo quanto mi terrorizzasse guardarmi allo specchio e non riconoscermi più!
Con attenzione all’alimentazione e all’attività fisica non ho avuto particolari problemi di linea dopo il parto.All’allattamento però.. a quello non c’è stato scampo! E così tutto il mio grande entusiasmo alla vista di una bella terza piena di latte, si è spento al termine quando il mio seno non riempiva più neanche lontanamente una coppa di champagne!Non che avessi mai avuto un seno invidiabile, ma almeno proporzionato al mio fisico!Così, dopo averci pensato bene, ho deciso di sottopormi all’intervento di mastoplastica additiva, in pratica… ho deciso di rifarmi il seno!

La chirurgia estetica è un campo in cui di solito la gente si divide tra chi è “pro” e chi “contro”, ma per me alla fine conta solo una cosa: ciò che fa stare bene me stessa, e nessun altro.

[Leggi anche: 7 cose che avrei voluto sapere sull’allattamento]

In cosa consiste la mastoplastica additiva?


L’intervento consiste nell’inserimento di protesi mammarie molli costituite da un involucro di silicone e riempite con gel di silicone per ingrandire o ricostruire il seno.
L’atto chirurgico ha inizio con le incisioni, necessarie per raggiungere la zona che diventerà la sede della protesi, che verranno fatte o sul solco sottomammario, o sotto l’ascella o lungo il perimetro dell’areola.Dopo l’incisione il chirurgo crea “la tasca” dove verranno posizionate le protesi e provvede a cauterizzare tutti i piccoli vasi sanguigni recisi in queste fasi. La protesi viene fatta scivolare all’interno della tasca chirurgica. I tessuti vengono poi suturati prima in profondità e progressivamente lungo i piani più superficiali, in modo da distribuire omogeneamente le forze. L’intervento termina con la medicazione e il bendaggio del seno con fasciature elastiche compressive. La compressione contiene l’eventuale edema che di norma si forma a seguito dell’atto chirurgico e favorisce il corretto assestamento dei tessuti del seno. La fasciatura viene solitamente rimossa dopo circa una settimana.Cosa sapere e valutare prima di rifarti il seno!

Cosa valutare (e organizzare) prima di sottoporsi a un intervento di mastoplastica additiva

QUANDO: innanzitutto devono passare 6 mesi dal termine dell’allattamento; questo perchè il fisico e le mammelle devono terminare la fase di assestamento.
Inoltre, dovendo stare un paio di settimane dall’assoluto riposo al riprendere pian piano tutti i movimenti valutare le abitudini ed esigenze del bambino.COME E DOVE: Prima di scegliere dove farvi operare, ascoltate esperienze di altre donne ma soprattutto andate a visitare personalmente le possibili strutture, parlate con il medico che vi opererà e fate TUTTE le domande che vi vengono in mente.
Informatevi sul tipo di tecnica utilizzata, sul tipo di protesi e sulle garanzie di sicurezza che offre la struttura.
Scegliete soltanto quando il tutto vi avrà trasmesso professionalità e fiducia.
L’intervento è Day Hospital e l’ideale è scegliere una clinica nella propria città, vicino a casa.
SQUADRA DI SUPPORTO: i primi giorni avrete bisogno di assistenza e soprattutto di qualcuno che possa tenere il bambino perciò assicuratevi che marito/compagno/nonni/tata/ecc siano disponibili a darvi una mano e ad assicurare al bambino un ambiente sereno con persone che ama, dalle quali ha già dormito e con cui è più che felice di passare del tempo insieme.QUANTO COSTA?

Il costo varia a seconda della struttura, in ogni caso la cifra media si aggira intorno ai 7.000€

Post di Sara Massimiani

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