Il principe George e le notizie condivise senza leggere

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Ieri scorrendo facebook mi imbatto in diverse condivisioni della notizia “Il principino George inizia la scuola, ma non potrà avere un migliore amico”.

Notizia condivisa e condita da commenti come “povera creatura!!” “meglio essere poveri che dover vivere in un modo così triste”… ma dico, costa tanto LEGGERE L’ARTICOLO e non solo il titolo?
Il motivo per cui George non potrà avere un migliore amico a scuola infatti è dato semplicemente dal fatto che la scuola che frequenterà incoraggia i rapporti con tutti, ci sono inviti alla gentilezza generale ovunque e non è permesso distribuire inviti di compleanno se non a tutta la classe.

In poche parole, ciò che dovrebbe essere fatto in ogni scuola.

Questo fatto, in sè, è una cavolata perché in fondo di quello che fa il principe George non ce ne può fregare di meno, ma quello che mi fa rabbia è sapere che ormai è così che molta gente pensa di informarsi: leggendo i titoli, spesso volutamente fuorvianti solo per acchiappare click.

MA MAGARI l’effetto fosse quello di acchiappare veramente i click.
Perchè se così fosse vorrebbe dire che la gente ha cliccato sull’articolo (sì, magari incuriosita dal titolo “shock!”) ma quindi poi lo ha LETTO.
Invece no! La gente lo ricondivide così… senza nemmeno aprirlo e chi lo vede sulla bacheca di chi lo ha condiviso, a sua volta lo commenta senza averlo letto.
Deducendo tutto dal titolo. Che si parli di gossip, di un’importante legge o della cura per il cancro.

Ecco, io mi preoccuperei più di questo che delle amicizie del principino d’Inghilterra.

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