Fumare una canna oggi è come fumarne 8 di quelle di ieri (tutte insieme)

Sono sempre stata dell’idea che demonizzare le canne fosse sbagliato, che “una ogni tanto è totalmente innocua” e anche che “meglio le canne delle sigarette”. Sì, liberalizziamola! Perché in fondo, tra una canna e una birra cosa cambia?
Io stessa da ragazzina ne ho fumata qualcuna con gli amici senza nessuna conseguenza e senza mai sentire la voglia di provare altro, e per questo mi dicevo che quando sarei diventata mamma non sarei mai stata rigida da questo punto di vista.

Resto ancora dell’opinione che “vietare” quando si parla di ragazzi ormai liberi dal nostro totale controllo, non abbia molto senso, ma di sicuro non è una cosa che incoraggerò nè sminuirò.
Se prima ero per la massima libertà, per il “ma sì, prova pure che non succede niente” ora che mi sono informata meglio ho decisamente cambiato idea.
Perché? Il punto è che non è cambiata la mia idea… sono cambiate le canne!

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Le analisi (condotte dall’Istituto superiore di sanità) sugli spinelli attualmente in commercio, infatti, hanno rilevato che il principio attivo (il THC) che contengono è dalle 4 alle 28 volte superiore rispetto a quelli vecchi.

In poche parole, fumare uno spinello oggi equivale a fumarne contemporaneamente 8 di quelli di 45 anni fa.
Insomma, droghe leggere mica tanto! 

Questo comporta che, nei soggetti predisposti, possono verificarsi malori, episodi allucinatori, attacchi di panico.

Inoltre, nelle canne di una volta, oltre alla marijuana, non erano presenti additivi di alcun genere. Quelli attualmente in commercio invece sono spesso arricchiti con cannabinoidi di sintesi, che servono a potenziarne l’azione ma che comportano anche effetti collaterali più pesanti.

Un altro problema causato da questi “arricchimenti” è che se un ragazzo ha una reazione collaterale e viene portato in ospedale, i medici non sanno come intervenire in quanto i laboratori degli ospedali non sono in grado di identificare le nuove sostanze e perciò il personale non ha idea di quale antidoto somministrare per bloccarne gli effetti.
Paradossalmente, è più facile intervenire sugli effetti dell’eroina che su quelli di una canna moderna.

Il nome della trasgressione è rimasto lo stesso, ma gli effetti si sono moltiplicati!
Le esperienze degli ex figli dei fiori non contano più, perché quello che passa OGGi tra le mani dei ragazzi non è la stessa cosa che passava tra le nostre (che comunque era sicuramente, che già era diversa da quella dei nostri genitori negli anni 70).

Educare i nostri figli ad evitare anche queste che vengono considerate droghe leggere, non vuol dire essere dei genitori bacchettoni rompipalle che si scagliano inutilmente contro qualcosa che non conoscono, ma significa, seriamente, volerli tutelare.

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A chi dice che l’abuso di alcol (che invece è legalmente venduto) sia lo stesso dico che è vero! E che infatti educherò i miei figli anche a non abusare dell’alcol.

Detto questo, non credo che fumare una canna porti inevitabilmente ad avere effetti collaterali gravi.
Il fatto è che, al contrario di un tempo, non si può escludere e non si può più considerare la cosa come innocua, ma va trattata con la giusta attenzione.
I ragazzi la proveranno lo stesso?
Probabile, ma se da parte nostra forniremo loro le giuste informazioni, c’è qualche possibilità in più che stiano attenti e si pongano dei dubbi invece che buttarsi a pesce convinti di non fare nulla di rischioso.

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