Facebook è un posto strano. Puoi trovarci cose che ti fanno ridere, arrabbiare, commuovere, indignare… c’è chi lo usa per vantarsi, chi per lamentarsi, chi per odiare. E poi c’è chi decide di provare ad usare questa piattaforma per lo scopo per cui è stata inventata: connettere le persone.
Ci ha provato un papà, Matteo Bussola (che tra l’altro vi consiglio di seguire su facebook perchè è troppo forte), per realizzare un desiderio della sua bimba di 8 anni…e c’è riuscito.
Il sogno di Virginia non era niente di esagerato, anzi era qualcosa di semplicissimo: un pezzo di carta con l’autografo del suo mito, Fedez. Una cosa semplice, dicevamo, ma anche impossibile per chi non ha gli agganci giusti o non frequenta i posti giusti.
Così, pur non essendo, per sua stessa ammissione, un grande fan del cantante, questo papà ci ha provato scrivendo una lettera e pubblicandola non sul profilo di Fedez, ma sul proprio profilo, contando sulle condivisioni degli amici e poi degli amici degli amici…finché, come sperato, le parole sono arrivate proprio al destinatario che ha risposto direttamente al post!
Nell’arco di due giorni Virginia, la sua “più grande fan vivente”, ha ricevuto prima un autografo virtuale su facebook e poi anche quello fisico :)
Chissà se tra qualche anno (magari quando scoprirà il resto della discografia) continuerà ad essere una fan di Fedez la piccola Virginia… sicuramente però, il gesto del suo “eroe papà” non se lo dimenticherà!
Ecco qui la lettera di Matteo Bussola a Fedez
Caro Fedez,
noi non ci conosciamo perciò innanzitutto mi presento: mi chiamo Matteo Bussola e sono un papà.
Ti scrivo perché la maggiore delle mie tre figlie, Virginia, a otto anni e mezzo si definisce con preadolescente spavalderia “la tua più grande fan vivente” – che io ho provato a spiegarle che è difficile che i cantanti abbiano dei fan fra gli zombi, ma poi ho pensato che c’è pure gente che gli piace Mariano Apicella, per dire, e allora mi son detto che forse ha ragione lei. Va anche detto che Virginia è convinta che tu, in tutta la tua carriera, abbia scritto solo tre canzoni che ascolta in loop nelle cuffiette dell’iPod (le altre le sono momentaneamente precluse per motivi di età) e quindi, in questo senso, mi sento di poter dire che ti apprezza proprio per quel che canti, e non perché sei famoso.
Virginia, come suo più grande desiderio universale, avrebbe espresso quello di ricevere un tuo autografo. Ora, ti confesso senza vergogna, caro Fedez, che io avrei preferito che mia figlia fosse fan di Julio Iglesias come il papà, oppure di Goldrake, però so anche che gli amori non si scelgono, capitano e basta, e così eccoci qua. Che poi io avevo pensato di inviarti un messaggio su Facebook ma ho visto che non si può, allora avevo pensato di scriverti sulla tua bacheca ma ho immaginato che un commento così lungo non lo avresti letto manco a Natale, allora infine ho pensato: “Vediamo se è vera quella storia dei sei gradi di separazione, e se è vero che su Facebook ci sono le persone e a volte succedono le cose”. Così mi sono detto che forse era meglio fare in questo modo, che magari qualcuno fra i miei contatti ti conosce e avrà la bontà di girarti questa mia, chissà. Tra l’altro ho scordato di dirti che io sono un disegnatore di fumetti della Sergio Bonelli Editore e la mia compagna una sceneggiatrice di Dylan Dog e perciò se, per esempio, tu fossi un appassionato di fumetti – lo leggi Dylan Dog? O Tex? O Zagor? – magari potrei farti un disegno originale del tuo personaggio preferito, ovviamente firmato, e scambiarlo col tuo autografo, eh? Che ne pensi? Considera che pure noi nel nostro ambiente siamo un po’ famosini, nulla di paragonabile ai tuoi livelli, per carità, ma diciamo che facendo finta che anche noi fossimo cantanti la mia compagna sarebbe tipo: Biagio Antonacci, e io tipo: Ivano e gli amici del Liscio. Che sì, lo so che ora tu avrai pensato: “Ivano chi?”, che in effetti è la stessa roba che in molti mi dicono nei fumetti – “Bussola chi?” – però io ci metto tutto il mio impegno e quindi ecco. C’è anche da dire che X-Factor ogni tanto lo seguo anch’io ed è da quando, l’altro giorno, ti ho rivisto commuoverti per l’audizione di Lorenzo Fragola che ho capito che non dovevo avere alcun timore a scriverti. Ma su tutto c’è il fatto che quando mia figlia mi ha detto: “Papà, come possiamo fare, io DEVO avere l’autografo di Fedez!” con uno sguardo che non gliel’ho visto nemmeno quella volta che mi ha supplicato di accompagnarla sull’Oblivion di Gardaland – e io soffro di vertigini che piuttosto la morte – è stato lì che l’ho guardata negli occhi e le ho detto: “Virginia, possiamo provare”. Ma a parte che, come dice il sommo Yoda, “Non esiste provare, esiste fare”, sono ragionevolmente certo che Virginia abbia compreso quel “provare” come: “Tranquilla, ci pensa papà”.
E quindi caro Fedez, per favore, io ti prego: non farmi fare brutta figura con lei. Perché un mondo in cui le figlie di otto anni perdessero la speranza che i papá abbiano la capacità di realizzare i loro sogni, ecco, io credo che sarebbe un mondo peggiore per tutti, forse anche per te.
Ti ringrazio di cuore in anticipo, anche solo se leggerai.
Yo, o Bella Fraté, o Bagna Càuda, o insomma come si dice.
In fede(z)
Matteo Bussola
È troppo spassoso questo papà :D
Come sono contenta! Avevo letto e condiviso il messaggio di questo super papà. Eh sì, perchè ora la piccola Virginia ha avuto la conferma che le promesse i papà le mantengono sempre!!!