I bambini sono dei naturali esperti di “problem solving“, ovvero dell’arte di risolvere i problemi. A loro viene naturale cercare di scoprire come funzionano le cose e non si demoralizzano davanti alle iniziali incomprensioni.
Basti vedere cosa succede se lasciamo uno smartphone in mano ad un bambino di un anno senza dirgli niente… dopo un pomeriggio avrà già capito come si sblocca e come far partire i giochi. Dopo una settimana saprà usarlo meglio di voi.
Peccato che man mano che cresciamo tendiamo a perdere questa naturale predisposizione e iniziamo a bloccarci davanti ai problemi, credendo di non potercela fare.
Per aiutare i bambini a sviluppare e mantenere viva la capacità del problem solving, possiamo aiutarli stimolandoli con i giochi giusti.
Tranquilli, non è niente di complicato o noioso… anzi, sono tutti giochi molto semplici e divertenti che chiunque può riprodurre a casa o dove vuole (usando poco o niente), ma che nella loro semplicità vanno a stimolare proprio i meccanismi giusti nella mente del bambino.
Sono suddivisi per età per darvi più o meno un’idea su quando proporle, ma le indicazioni sono totalmente soggettive!
1. Incastri (da 1 a 5 anni)
- Materiali: giocattoli fatti apposta per infilare formine, contenutori di varie dimensioni (dosatori, mestoli, tazze di plastica, scatole o contenitori per alimenti che vanno uno dentro l’altro)
- TI bambini adorano infilare gli oggetti gli uno negli altri e scoprire in che modo si incastrino le forme. Dentro un contenitore ci si può infilare qualunque cosa? Si può far passare il cerchio nella forma del triangolo? Eh no… servono le forme delle misure giuste! I bambini adorano scoprirlo e lasciamo pure che lo facciano da soli, senza troppi aiuti.
Cubo con formine ad incastro MXTecnich2. Acqua acqua-fuoco fuoco (3 + )
- Materiali: Un oggetto da nascondere e un ambiente in cui nasconderlo
- E’ un gioco che sicuramente conoscete tutti: un giocatore nasconde un oggetto all’interno di una stanza mentre l’altro non può vederlo. A quel punto il giocatore che ha nascosto l’oggetto dovrà aiutare l’altro a trovarlo guidandolo dicendo “acqua” quando è lontano e “fuoco” quando invece si avvicina al nascondiglio. Per variare un po’, quando il bambino che sta cercando è davvero vicinissimo potete anche usare parole come “fuocone” “incendio” “lava” mentre quando si allontana troppo “acquazzone” “diluvio”, “oceano”
3. Scopri come ho fatto (6 + )
- Materiali: cilindri di cartone (della carta igienica), materiali piccoli e secchi (fagioli, lenticchie, riso, pastina, sassolini, ceci, semi), fogli di carta, scotch, colla, elastici vari materiali di cartoleria, pezzi di stoffa, ecc…
- Mentre il bambino non è presente, preparate l’invenzione: sigillate una delle due aperture del cilindro con un quadrato ritagliato dal foglio di carta fissato tutto intorno con lo scotch (o con la colla o gli elastici), riempitelo con del materiale a scelta (ad esempio fagioli) e poi chiudete anche l’altra estremità. Otterrete un oggetto che fa rumore se lo agitate.
- Il compito del bambino sarà quello di capire come avete costruito l’oggetto e di riprodurlo da solo.
- Mettete a disposizione sul tavolo tutto ciò che avete usato per costruire l’oggetto (in questo caso: cilindro di carta, fogli di carta, fagioli e scotch) insieme a tutta un altra serie di materiali che non avete usato, come gli altri legumi secchi, la pasta, i sassi, gli elastici, la stoffa, ecc…
Il bambino dopo aver osservato l’oggetto da voi costruito, dovrà costruirne uno uguale usando ciò che ha a disposizione. La parte esterna sarà abbastanza facile da riprodurre, mentre per sapere cosa avete usato per riempirlo dovrà fare delle prove con i diversi materiali fino a trovare quello che, facendo agitare il cilindro, riproduce lo stesso suono.
- Materiali: niente
- Un giocatore pensa ad un oggetto qualsiasi e l’altro deve indovinare cos’è tramite una serie di domande come: di che colore è? è grande o piccolo? Si trova in casa? Noi ne abbiamo uno? E’ liscio o ruvido? Si usa a scuola? Si mangia? E’ divertente? Si usa per lavorare? ecc…ecc….
Man mano che si fanno le domande, si comincia a disegnare un ritratto mentale dell’oggetto finché non lo si indovina.
Il bello è anche cercare di porre delle domande originali!
5. Il gioco delle ipotesi (7 +)
- Se potessi andare in qualunque posto del mondo, dove andresti? Come ci arriveresti? Cosa faresti lì? Cosa porteresti indietro come ricordo?
- Se dovessi vivere per un anno su un’isola deserta e potessi scegliere solo 4 oggetti da portare, cosa porteresti=
- Se potessi avere un superpotere, cosa sceglieresti? Come lo useresti?
- Se potessi trasformarti in un animale ogni volta che vuoi, che animale sceglieresti? Perché?
- …ecc, ecc…