Quando gli opposti si attraggono: Come un gatto in tangenziale.

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E’ bellissimo andare al cinema con i bambini, a guardare con loro film d’avventura e cartoni animati, ma è altrettanto bello condividere l’esperienza del grande schermo con i figli adolescenti, perchè oltre ad essere una bella occasione per passare del tempo insieme facendo una cosa che piace a tutti, è anche un piccolo trucco per trasmettere loro dei messaggi… o magari di coglierne!
Tutto sta nello scegliere il film giusto, qualcosa che piaccia ad entrambi, con un bel messaggio ma che non risulti pesante.

“Come un gatto in tangenziale”, al cinema dal 28 dicembre, è perfetto per questo scopo, essendo un film che racconta in chiave comica il problema del conflitto sociale. Una realtà che i ragazzi conoscono molto bene.

Giovanni (Antonio Albanese) è un intellettuale benestante che predica l’importanza dell’integrazione tra culture e l’abbattimento degli stereotipi, soprattutto quelli legati ai quartieri di provincia, spesso bollati (ingiustamente, a suo dire) come “quartieracci”.

Improvvisamente però, tutti questi bei discorsi si ritroveranno a scontrarsi con la realtà. Agnese, sua figlia adolescente educata secondo questi ideali di inclusione, gli presenta il suo nuovo fidanzatino: Alessio, un ragazzino cresciuto proprio in uno dei quartieri più malfamati di Roma. Sua madre Monica (Paola Cortellesi) è una ex cassiera che ora lavora alla mensa per anziani e vive con il figlio e due sorelle cleptomani pregiudicate in un complesso popolare fatiscente, abitato quasi esclusivamente da stranieri. Il padre di Alessio, invece (interpretato da Claudio Amendola) è in prigione per “quasi” omicidio.

Per Giovanni è uno shock. Perché un conto è dire agli altri che “la contaminazione tra culture è bella”… ma tutt’altro è averci a che fare per in prima persona.
Giovanni però non può fare la figura dell’ipocrita , cerca di non dar troppo a vedere il terrore che lo attanaglia, provando a far buon viso a cattivo gioco.

Il suo reale scopo però, è fare in modo che il rapporto tra i due ragazzi duri il meno possibile, obiettivo in comune anche con Monica che però ne è convinta: questa storia durerà come un gatto in tangenziale.

Insomma, Parioli e Bastoggi is the new Montecchi e Capuleti 🙂

Nel frattempo però le due famiglie si ritrovano a frequentarsi, scoprendo i lati positivi e negativi di entrambi gli stili di vita che ad ogni modo, sembrano davvero inconciliabili… o no?

Come un gatto in tangenziale vi farà ridere tanto, ma tra una risata e l’altra sarà impossibile non fermarsi anche a riflettere e cogliere quanta verità ci sia dietro le situazioni paradossali rappresentate nel film.
Da romana nata e cresciuta in una casa popolare, mi sono riconosciuta in entrambe le realtà e vi assicuro che quello che vedete nel film è molto più simile al mondo reale che ad una caricatura.

Un film che merita la visione, con un finale inaspettato!

*In collaborazione con Vision Distribution*

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2 commenti

  1. Questo è un film che vorrei tanto vedere… spero presto! 🙂

  2. Questo voglio vederlo assolutamente, anche perchè la Cortellesi mi piace 😁

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