5 trucchi per migliorare il sonno del tuo bambino

C’è una cosa che ogni mamma di bimbi che non dormono, chiede alle mamme di bimbi che dormono “esiste una formula magica da darmi?”.
La risposta è che no, non esiste UNA formula magica da usare. Abituare un bambino ad avere un sonno sereno e continuato è frutto di una combinazione di diverse cose, considerando che ogni bambino è diverso, ogni famiglia diversa, ogni stile educativo è diverso e…insomma, avete capito!

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Ma questo non significa che non esista qualche trucco da poter applicare 🙂

Non vi assicuro che vostro figlio passi dallo svegliarsi ogni 2 ore urlando, al dormire 12 ore a notte, ma se seguirete questi consiglio… qualche cambiamento lo vedrete di certo!

1. Controlla quanto tempo siano stati svegli

Molti genitori si stupiscono, quando si rendono conto di quanto poco ci mettano i propri bambini a superare la soglia di stanchezza.
E quando un bambino va a letto troppo stanco, si addormenta con più difficoltà e dorme male.
Assicuratevi quindi, di non metterli a letto quando sono esausti, ma anticipate il punto di non ritorno.

Ecco una piccola guida di quanto all’incirca i bambini dovrebbero stare svegli tra un sono e l’altro:

Neonati (0-12 settimane): 45 minuti svegli
3-5 mesi: 2 ore svegli
6-8 mesi: 3 ore svegli
9-12 mesi: 4 ore svegli
dai 13 mesi ai 2.5 anni: 5-6 ore svegli

2. Instaura una routine

Perché I bambini (e i neonati in particolare) amano le routine e tutto ciò che è prevedibile. E’ per lo stesso motivo che mentre voi iniziate a dare segni di squilibrio mentale davanti all’ennesima volta che vedete la stessa puntata di Masha e Orso, loro sono felici come una pasqua 😀

Instaurare una precisa routine prima della nanna, li renderà più tranquilli e predisposti a dormire.
La routine andrà ovviamente pensata in base all’età, ma è importante che includa attività tranquille e non eccessivamente stimolanti (niente tv e tablet, per intenderci!)
Ottima idea fare il bagnetto o una piccola sessione di massaggio infantile.

Assicurati che la routine sia sempre la stessa ogni giorno, in modo che il momento della nanna sia sempre nel momento in cui il bambino se lo aspetta.
Altro piccolo trucco: una volta messa in pratica tutta la routine, diventate noiosi. Cioè? Cioè non mettetevi a giocare, a scherzare, non cogliete i loro tentativi di prolungare lo stato di veglia chiedendovi altre storie, altre canzoni, porgendovi domande.
Siate noiosi, non partecipi. Se vostro figlio si toglie la coperta, rimettetela a posto senza dire una parola.
In questo modo, l’idea di stare svegli, sarà sempre meno allettante e capiranno che è davvero ora di dormire.

[Leggi anche: routine serale per bambini + tabella stampabile]

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3. Aspetta prima di accorrere

Su questo punto so già che non troverò tutti d’accordo. Ma io parlo per la mia esperienza e questo è ciò che con me (che non ho fatto cosleeping) ha funzionato.

Il mio consiglio è di non andare immediatamente dal bambino appena sentiamo che si è svegliato. Qualcuno vi dirà che in questo modo il bambino si sentirà abbandonato e accrescerete la sua insicurezza.
Io invece credo che in questo modo noi diamo al bambino un’opportunità: quella di farcela da solo.
Non sto parlando di lasciarlo piangere disperato per mezzora, ma un minuto.
Tutti gli esseri umani hanno dei micro risvegli ogni circa 45 minuti. Gli adulti in genere si svegliano per qualche secondo, per poi riaddormentarsi subito. Lo fanno così in fretta che al mattino dopo non hanno nemmeno il ricordo di questi risvegli.
I bambini invece, che non hanno ancora imparato ad addormentarsi in modo indipendente, hanno bisogno di più tempo.
Aspettando un minuto (e in seguito 2 o 3, se vediamo che è possibile) noi diamo ai nostri bimbi l’opportunità di acquisire quest’abilità.
E una volta ottenuta… il gioco è fatto! E ci guadagniamo sia noi che loro.
Io l’ho fatto con entrambi e vi assicuro che nessuno dei due ha sviluppato traumi di alcun tipo 😛

[Leggi anche: Il coniglio che voleva addormentarsi, recensione del libro che fa dormire i bambini]

4. Fatelo addormentare nel posto in cui deve dormire

Se fate addormentare un bambino tra le vostre braccia per poi spostarlo nel suo lettino, succederà che quando si sveglierà, si troverà in un posto diverso da quello in cui si era addormentato, creando un senso di spaesamento e allarme.
Cercate quindi di far addormentare il bambino nello stesso post in cui poi dovrà continuare a dormire.
Se avete deciso di farlo dormire nel suo lettino, mettetelo a letto ancora sveglio (magari dopo un po’ di coccole in braccio o dopo una bella poppata) e lasciate che finisca di addormentarsi lì.
In questo modo non si sentirà “fregato” nel caso dovesse svegliarsi e imparerà ad associare un luogo preciso (quello giusto!) al momento della nanna.

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5. Attenzione alla temperatura

Avete presente come si dorme bene d’inverno, quando la stanza è fredda e noi siamo al calduccio sotto il piumone?
Ecco, per i bambini è lo stesso! Molti genitori sono così preoccupati che il bambino possa prendere freddo, che finiscono per coprirlo troppo, rendendo il loro sonno meno piacevole.
La camera del bambino, deve sempre essere fresca e arieggiata e coperte, sacchi nanna e tutine, non eccessive (ricordate che i bambini tendono ad avere più caldo rispetto agli adulti, quindi copriteli sempre un po’ meno di quanto vi coprite voi!)

 

 

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