Come proteggere i bambini da molestie e pedofili

Il discorso “pericolo pedofili” è uno dei più delicati che i genitori si trovano ad affrontare con i propri figli.
Infatti non si tratta semplicemente di spiegare un fenomeno che può essere imbarazzante ma naturale (come le mestruazioni o come nascono i bambini) ma qualcosa di brutto, che non dovrebbe nemmeno esistere e di cui vorremmo nascondere per sempre l’esistenza ai nostri figli…

Questo però non è possibile, se vogliamo salvaguardarli. Infatti, per quanto genitori attenti noi possiamo essere, non potremo tenerli sott’occhio in qualunque momento della loro vita e sappiamo per certo che i pericoli si nascondo proprio all’interno dei posti che normalmente riteniamo (e che dovrebbero essere!) più sicuri come scuola, famiglia, palestra e chiesa.

Lo so per esperienza, perché da piccola ho avuto personalmente a che fare con insegnanti, parenti e maestri “mani lunghe”… ma sono stata abbastanza sveglia da cogliere i segnali d’allarme e a svignarmela in tempo.
Questo però mi ha fatto capire chiaramente che come è successo a me (e più volte!) potrebbe succedere ai miei figli e voglio che siano altrettanto svegli da sottrarsi e sicuri di poter raccontare tutto a mamma e papà.

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Ma come affrontare l’argomento senza pre-traumatizzarli o privarli della loro innocenza??

Questi sono alcuni consigli:

  • Sedetevi con loro e spiegate che nessuno ha il diritto di toccare il loro corpo senza aver avuto il permesso di farlo, inclusi mamma, papà e i dottori.
  • Spiegate loro che le parti che sono coperte dal costume da bagno, sono “private”. Questo non vuol dire che siano brutte o sporche.
  • Spiegate che nessuno deve forzarli o convincerli ad abbracciare o a baciare qualcuno se non si sentono a proprio agio nel farlo. E questo include i familiari. I bambini hanno bisogno di capire che il loro corpo è loro soltanto e chi deve toccarlo è una loro esclusiva decisione. Ad esempio, potete anche dirgli: “vai a dare un abbraccio a nonna!” ma poi, se farlo o meno, deve essere una sua decisione.
  • Spiegate che a volte il dottore potrebbe dover guardare le sue parti private, ma prima glielo chiederà e mamma e papà saranno lì con lui.
  • Spiegate che se un adulto dovesse provare a toccare le sue parti private (o a fargli toccare le proprie), anche per scherzo, o se dovesse iniziare a parlarne.. dovranno immediatamente venire da voi a dirvelo. Promettete che non vi arrabbierete mai con loro per questo e che gli crederete sempre. Sempre.
  • Non concentratevi sul “pericolo dell’estraneo”, come abbiamo visto, la maggior parte dei bambini abusati sono stati vittime di persone intime e che avevano la nostra fiducia,
  • Spiegate loro che il vostro compito è di proteggerli e che li amerete sempre e comunque, anche se faranno qualcosa di sbagliato o “per colpa loro” (far sentire in colpa i bambini è una delle armi usate dai pedofili). Per questo non devono mai avere paura di dirvi quando qualcosa li ha fatti sentire “strani” o come se avessero fatto qualcosa di sbagliato.
  • Se qualcuno dice loro di “non dirlo a nessuno” o “non parlarne con mamma e papà” riguardo qualsiasi cosa, vuol dire che è proprio qualcosa da dire a mamma e papà! Di non avere mai paura e che voi non vi arrabbierete.
  • Spiegate che ci sono un sacco di modi per potersi toccare se si vuole esprimersi affetto e amicizia: battersi il 5, una pacca sulla spalla, una carezza in testa.

In poche parole, assicuratevi di avere la loro fiducia e che non si sentano giudicati da voi. Questo, oltre che con un discorso fatto per l’occasione, si ottiene con l’esempio di tutti i giorni.
Quando vi confessano qualcosa di brutto che hanno fatto, o vi parlano di un loro problema… ascoltateli e aiutateli a risolverlo senza accusarli (“ecco, è colpa tua!”) o punendoli. In questo modo loro capiranno che possono sempre contare su di voi in caso di bisogno e che non li giudicate.

E’ importante che capiscano quali sono le parti intime del loro corpo, che possono toccare solo loro stessi (in privato) o chi si occupa della loro salute, ma sempre con il loro consenso.
Il loro corpo in generale, è una cosa privata, che sono loro a decidere da chi far toccare e come.

Se i bambini fanno propri questi concetti, non ci sarà bisogno di spiegare nel dettaglio chi sono i pedofili e cosa fanno. Almeno finché non avranno l’età giusta per affrontare e capire l’argomento, a quel punto si potrà anche entrare di più nello specifico.

Mi hanno segnalato questo carinissimo libro, sfogliabile gratuitamente online, dal titolo Kiko e la mano, che affronta proprio questo tema usando il linguaggio dei bambini, attraverso una storia simpatica ma dal chiaro significato: “qui non si tocca”. Da solo non spiega molto, ma può essere un pretesto per introdurre l’argomento.

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4 commenti

  1. Ciao! Ho letto ora il testo suggerito, non mi piace, non fa capire dove non bisogna essere toccati… E si presta a doppi sensi allucinanti! Ma i tuoi esempi mi piacciono!

    1. Concordo…anche a me non mi è piaciuto molto. Sembra sporco e ambiguo. Mi da l’impressione che di qualcosa di sporco a priori come da nascondere per vergogna.

  2. ciao, hai toccato un tema cruciale e scottante, ma mettere la testa sotto la sabbia mai. io ho molto paura di lasciare i miei figli, tanto da sembrare paranoica, spero solo di riuscire a spiegare bene ai miei bimbi, come stare attenti….

  3. È un argomento molto delicato…i consigli qui offerti mi danno l’idea di creare nei bambini l’effetto opposto. Secondo me è preferibile dare l’esempio nella pratica, per esempio, come è scritto nell’articolo, non forzandoli a baciare, abbracciare ecc. Se non vogliono. Per il resto,personalmente, preferisco non entrare in dettagli ( per il motivo che dicevo, per evitare blocchi o paure indotte). Penso sia importante trasmettere ogni giorno il senso del rispetto di sé, di autostima. ..fiducia nel dialogo con noi. Il resto dovrebbe avvenire di conseguenza

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